Il processo partecipativo per la predisposizione del Piano di eliminazione della barriere architettoniche (PEBA) del Comune di Udine è entrato nel vivo.
Dopo lo studio preliminare curato dall'Università di Udine (di cui avevamo parlato qui) e due incontri informativi in sala Ajace i "portatori di interesse", ovvero le associazioni delle persone con disabilità presenti nel territorio comunale, sono stati coinvolti in una serie di sopralluoghi lungo alcune vie della città, con l'obiettivo di fornire ai progettisti che cureranno il piano indicazioni utili a valutare in concreto l'accessibilità dei vari luoghi e l'efficacia delle soluzioni possibili.
La presidente della UILDM, Daniela Campigotto, ha partecipato, assieme ad altri rappresentanti del mondo delle disabilità motorie, alla prima rilevazione, dedicata in modo specifico a questo tipo di disabilità (altre riguardano le disabilità sensoriali e cognitive).
Al sopralluogo, che è partito dalla zona del Teatro Nuovo, hanno preso parte anche l'assessore comunale alla Pianificazione territoriale, Giulia Manzan, i professionisti incaricati di redigere il PEBA, Erica Gaiatto e Francesco Casasola, e Michele Franz del CRIBA FVG (Centro regionale di informazione sule barriere architettoniche).
Il Piano, che prenderà in considerazione i principali assi viari dentro la zona centrale di Udine delimitata dai viali di scorrimento interni, ha l'obiettivo di produrre per ogni via esaminata una scheda con tutte le informazioni necessarie a valutarne l'accessibilità (misurazioni dettagliate, documentazione fotografica, descrizione del contesto), predisponendo le soluzioni progettuali necessarie a migliorare la situazione e la relativa stima dei costi.
Il Comune avrà quindi in mano uno strumento utile per programmare nel tempo gli interventi secondo una serie di criteri omogenei ed efficaci.