Ciao Enier

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Enier Moro

 

All'età di 60 anni si è spento prematuramente il 2 luglio all'ospedale di Udine Enier Moro, socio della UILDM di Udine cui è sempre stato vicino e con cui ha condiviso diverse esperienze.

La sua improvvisa scomparsa dopo una breve malattia ha suscitato vasto cordoglio oltre che nella comunità di Santa Maria di Scalunicco, dove viveva, in tutto il Friuli dove era conosciuto, in particolare, per il suo impegno nel mondo della cooperazione.

Affetto da una grave malattia neuromuscolare, dopo il diploma di ragioniere all'istituto "Zanon" di Udine, aveva iniziato la sua attività professionale all'interno di una serie di realtà nate all’interno della Comunità Piergiorgio di Udine, come le cooperative sociali “Artelibro” e “Legotecnica”, occupandosi prevalentemente degli aspetti amministrativi, per poi diventare uno degli animatori dell'esperienza della cooperativa “Autogest”, fondata a Udine nel 1983, che raccoglieva depositi per finanziare realtà del mondo non profit.

Dopo la presidenza della cooperativa di trasporti "Dinsi une man", aveva investito le sue competenze nell'Accounting Service, la cooperativa sociale fondata assieme ad alcuni altri soci nel 1997 per fornire consulenze aziendali, servizi contabili, amministrativi e fiscali. Una realtà che nel tempo ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, rivolgendosi in modo particolare, oltre che a professionisti e privati, alle realtà di medie e piccole dimensioni, con un occhio di riguardo a tutto il mondo del terzo settore: cooperative, associazioni, imprese sociali. Era anche presidente del Consorzio di comunicazione sociale Hand, che raggruppa una decina di coopertaive friulane.

Nel 2018, proprio per i 20 anni di attività dell'Accounting, Enier aveva ricevuto a Grado il Premio regionale della solidarietà, promosso dalla Consulta territoriale “Bassa Friulana – Isontina” di coordinamento delle associazioni delle persone con disabilità  e delle loro famiglie.

"In questo momento, in cui la cooperazione sociale sta per festeggiare il suo primo mezzo secolo - ha affermato il presidente di Lecacoopsociali FVG, Gian Luigi Bettoli - la scomparsa di Enier significa perdere la testimonianza di uno dei protagonisti e degli esempi collettivi di questi lunghi decenni. Enier viene da uno dei grandi filone storici della cooperazione sociale: la cooperazione nata nelle comunità di vita delle persone disabili. Quelle comunità, sbocciate soprattutto dopo il terremoto del 1976, da cui sono nate a loro volta alcune tra le più antiche cooperative di lavoro finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate".

Nel suo percorso di vita, ha aggiunto Bettoli, Enier "ha messo un'energia che gli ha sempre permesso di superare il limite di un corpo che non voleva saperne di obbedirgli, cui Enier rispondeva con una forza di volontà straordinaria e un'intelligenza superiore".

A chi lo ha conosciuto mancheranno la sua lucidità, la sua ironia, lo sguardo vivo e pulito e il sorriso caldo con cui sapeva riempire ogni incontro.

La UILDM di Udine è vicina alla famiglia e ai colleghi di Enier in questo momento di dolore.

 

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