Il sindaco di Udine in carrozzina con la Uildm

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Per più di un’ora Udine ha avuto un sindaco in carrozzina. Il primo cittadino del capoluogo friulano, Furio Honsell, infatti, ha accettato l’invito della sezione udinese dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Udine e si è seduto su di una sedia a rotelle per percorrere, assieme ad un gruppo di persone con disabilità, un breve tragitto attraverso il centro, verificando direttamente “l’accessibilità” della città.

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione di volontariato friulana per richiamare l’attenzione sul tema delle barriere architettoniche, cui è dedicata una mostra fotografica di Matteo Lavazza Seranto, “Questa è la mia città”, che si può visitare a Udine alla Galleria “Modotti” (ex mercato del pesce) fino al 13 novembre, dal martedì alla domenica dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e il sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30. 

E proprio nella sede della mostra è avvenuto l’incontro tra Honsell e una decina di persone in carrozzina. Dopo i saluti iniziali il sindaco si è seduto sulla carrozzina manuale che gli è stata messa a disposizione (gentilmente fornita dalla ditta udinese “Arte in ortopedia” di Santo Cecchini) , chiarendo che si trattava di un atto compiuto con il massimo rispetto per le persone con disabilità e in risposta ad un preciso invito che gli è stato fatto da una delle associazioni che le rappresenta. Ha quindi affrontato da solo la rampa che consente l’ingresso alla Galleria “Modotti”, visitando la mostra, accompagnato, in particolare, dal consigliere della Uildm, Innocentino Chiandetti.

Il gruppo è quindi uscito all’esterno muovendosi lungo le strade e i marciapiedi del centro cittadino. Il sindaco, sempre seduto in carrozzina e sempre continuando a spingersi da solo, si è scontrato con la fatica e le difficoltà che comporta il muoversi su di una carrozzina anche in una delle zone più “accessibili” di Udine.

Honsell ha constato direttamente come una soglia anche minima possa impedire la mobilità, come gran parte dei bar e dei negozi abbiano all’ingresso uno o più gradini, come anche una rampa possa diventare un ostacolo quando è troppo ripida (come capita, per esempio, nell’atrio del Palazzo comunale).

Lungo il tragitto (documentato dalle foto di Matteo Lavazza Seranto) il primo cittadino ha potuto dialogare direttamente con diverse persone disabili che hanno colto l’occasione per indicargli alcune delle criticità più forti presenti in città. A partire dal problema degli ambulatori dei medici di famiglia e dei pediatri: un censimento fatto dall’associazione di volontariato che si occupa delle persone con malattie neuromuscolari nella primavera del 2011 ha rivelato che solo 12 su 102 sono accessibili, malgrado si tratti di un servizio aperto al pubblico.

Altrettanto grave è la situazione per quanto riguarda i trasporti pubblici (il progetto di rendere “accessibile” almeno una line dell’autobus non riesce a concretizzarsi) e i bagni: in tutta Udine quelli pubblici accessibili sono solo due (uno in centro, sotto la loggia di Palazzo d’Aronco e uno al Parco del Cormor), mentre i ristoranti e i bar con servizi igienici praticabili da una persona in carrozzina si contano sulle dita di una mano.

Le persone con disabilità trovano poi gradini, per esempio, davanti alla sede centrale delle Poste in via Vittorio Veneto o all’ingresso dell’Ambito Socio – Assistenziale Udinese. Non possono raggiungere lo Sportello assistenti familiari del Centro per l’impiego di Viale Duodo, entrare nelle sale della biblioteca comunale e in diverse chiese

Ci sono poi barriere architettoniche che nascono dai nostri comportamenti quotidiani e che sarebbe facile “abbattere”: basti pensare ai veicoli di ogni genere parcheggiati sui marciapiedi o che occupano abusivamente i parcheggi riservati alle persone con gravi problemi motori.

“È stata un’esperienza molto istruttiva – ha commentato Honsell alla fine del tragitto -, che mi ha consentito di prendere coscienza di alcuni problemi specifici legati al tema dell’accessibilità di cui non avevo mai potuto rendermi conto. Ho sempre sostenuto che è l’ambiente che rende le persone disabili, non tanto la condizione dell’individuo e oggi ne ho avuto la riprova”. Il sindaco ha quindi assicurato il suo personale impegno e quello della giunta per rendere il più possibile “accessibile” la realtà di Udine. “Siete dei cittadini preziosi – ha concluso, rivolgendosi alle persone in carrozzina che lo avevano accompagnato -, perché con il vostro impegno ci aiutate a creare una città migliore per tutti”.

A ringraziare il primo cittadino per la sensibilità e l’attenzione dimostrate è stato il consigliere della Uildm Chiandetti, che ha sottolineato come con la sua scelta il sindaco abbia consentito di attirare l’attenzione su di un problema, quello delle barriere architettoniche, che spesso passa inosservato, ma con cui le persone disabili fanno i conti ogni giorno.

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Ritratto di admin_udine

admin_udine