STRAordenari: una serie contro gli stereotipi

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Si chiama STRAordenari ed è una serie di documentari in lingua friulana che vuole raccontare la disabilità oltre i soliti stereotipi.

La sta realizzando al società di produzione Agherose di Udine che, grazie alla regia e alla sceneggiatura di Dorino Minigutti, si propone di raccontare le storie di alcune persone con disabilità nella loro vita quotidiana. Persone capaci di dimostrare come la disabilità non definisca l’individuo, ma rappresenti semplicemente una caratteristica della diversità umana. 

La serie, composta da sette documentari di circa 20 minuti ognuno, è prodotta con il sostegno del Fondo audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e dell'Arlef (L'agenzia regionale per la lingua friulana) e sarà trasemssa a partire dal 6 maggio su Rai 3 bis (canale 810) nella fascia serale dedicata alla programmazione in friulano. Tutte le puntate, inoltre, saranno poi disponibili sulla piattaforma RaiPlay, permettendo di raggiungere anche il pubblico nazionale ed europeo.

Tra le diverse realtà che hanno dato il loro patrocinio al progetto c'è anche la UILDM di Udine che ha anche collaborato, in piccola parte, alla realizzazione di alcune riprese. Tra i protagonisti dei racconti filmati, del resto, ci sono anche due amici della nostra associazione come Moreno Burelli, che racconterà del suo impegno nelle scuole e di come esprima la sua arte dipingendo con la bocca, e Benedetta De Cecco, che parlerà di sè e del percorso che l'ha portata a realizzarsi attraverso l'hockey in carrozzina e la comunicazione digitale.

Il pubblico potrà poi conoscere la storia di Remo Molaro, un tetraplegico che, dopo un grave incidente in moto, partecipa a gare con carrozzine elettriche da lui progettate, e quella di Mauro Costantini, pianista cieco dalla nascita, che incanterà con la sua musica jazz mentre lavora come informatico. Tra i protagonisti ci saranno anche Giada Rossi, medaglia d’oro nel tennistavolo alle Paralimpiadi di Parigi 2024 e Flavio Frigè, che, dopo un grave incidente lavorativo che gli ha causato la perdita di gambe e un braccio, si dedica alla sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro. Elisa Zoratto, diventata cieca all’età di 40 anni, dimostrerà che non è mai troppo tardi per inseguire nuovi obiettivi diventando un’atleta paralimpica che ama viaggiare in moto.

Ogni protagonista, con età, genere, disabilità e percorso di vita diversi, racconterà la propria storia attraverso una narrazione intima e autentica che metterà in luce temi come autonomia, resilienza, famiglia, spiritualità, passione e amore.

"M’interessa la quotidianità delle persone “normali”, intese come non “celebri”, - spiega il regista Minigutti - per raccontare storie nelle quali ri-vederci da una prospettiva non scontata. È un’occasione per riflettere su condizioni, scelte e obiettivi dei protagonisti e che spesso coincidono con gli ostacoli e i traguardi che attraversano l’esistenza di ognuno di noi. Questo è da sempre il senso del mio impegno da documentarista".

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato, tra gli altri Riccardo Riccardi, assessore regionale alla salute, politiche sociali e disabilità, William Cisilino, direttore dell’ARLeF, Alessandro Gropplero, presidente del Fondo per l’Audiovisivo del FVG, e Guido Corso, direttore della sede RAI FVG.

>> Guarda la pagina dedicata al progetto sul sito di Agherose

>> La pagina di RaiPlay dove verranno pubblicate tutte le puntate nel corso del 2025

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admin_udine