Sabato 19 aprile si è spento all’ospedale di Udine all’età di 64 anni Innocentino Chiandetti. Figura di primo piano per molti decenni nell’ambito del volontariato e dell’associazionismo del Friuli Venezia Giulia e non solo, Chiandetti ha dedicato la sua esistenza, in particolare, alla promozione dei diritti delle persone con disabilità.
Affetto da una grave malattia neuromuscolare che fin dalla giovane età lo portò a dover utilizzare una carrozzina per i suoi spostamenti, dopo il diploma al liceo classico “Stellini” di Udine e la laurea in Scienze politiche all’università di Padova, iniziò un percorso di impegno nel sociale che non si è mai interrotto, nemmeno in queste ultime difficili settimane.
La sua vicenda umana e professionale è strettamente intrecciata con la storia dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di cui è stato un costante punto di riferimento in Friuli e in Italia, al di là dei due mandati svolti nella Direzione nazionale. Presidente della sezione provinciale di Udine dal 1986 al 2006, era tuttora tra i componenti del consiglio direttivo dell’associazione che rappresentava all’interno del Comitato provinciale di coordinamento delle associazioni disabili, di cui è stato tra i fondatori.
Membro per sette anni della Giunta esecutiva della Consulta regionale delle associazioni delle persone disabili, era conosciuto ed apprezzato per il rigore morale, la lucida visione intellettuale e la concretezza operativa, fondati su una grande competenza in campo giuridico e normativo che ne ha fatto un interlocutore costante delle istituzioni ai più diversi livelli.
Fu, tra l’altro, tra i componenti della Consulta nazionale per la riforma della legge 482/71 che disciplina il collocamento obbligatorio e promosse diversi provvedimenti di legge nazionali e regionali. Alla sua iniziativa si deve, per esempio, l’esistenza in Friuli Venezia Giulia della legge che assegna i contributi per l’acquisto di auto adattate a favore di persone non deambulanti.
Così come a una sua intuizione e alla sua determinazione si devono la nascita di importanti realtà come il Centro di documentazione legislativo della Uildm, da cui è nato il servizio Handylex (punto di riferimento in Italia in materia normativa), e il Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche del Friuli Venezia Giulia.
All’inizio degli anni Settanta, inoltre, fece parte del gruppo promotore della nascita della Comunità Piergiorgio a Udine e, in seguito, fu fondatore e operatore dell’Ufficio H, che si trova all’interno della stessa comunità.
Relatore in numerosi corsi e convegni regionali e nazionali, è stato autore di articoli, saggi e pubblicazioni, tra i quali si possono ricordare le guide all’accessibilità di Padova, Udine, Cividale, Tolmezzo e Aquileia (da lui coordinate) e il volume “Normativa, Giurisprudenza, Barriere architettoniche”, realizzato nel 2011, anno in cui gli è anche stata assegnata la medaglia d’oro del Premio regionale della solidarietà.
“La scomparsa di Tino – commenta la presidente della Uildm di Udine, Daniela Campigotto – lascia un vuoto difficile da colmare, ma anche una grande eredità, frutto del suo impegno e del suo lavoro, che sarà compito di tutti noi valorizzare. Lo testimoniano in queste ore i tanti messaggi di cordoglio che stanno arrivando da tutta la regione e da diverse parti d’Italia alla Uildm, alla moglie Adriana e ai familiari, cui siamo vicini”.
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