Una banca dati per semplificare la mobilità in auto delle persone con disabilità al di fuori del Comune di residenza.
È l'obiettivo della piattaforma Cude (Contrassegno unificato disabili europeo) che, anche se con lentezza, sta diventando operativa sul territorio italiano.
ATTENZIONE!
Come spiegato a fine articolo, la piattaforma funziona solo in alcuni Comuni.
■ A cosa serve
L'uso della piattaforma CUDE è pensato principalmente per risolvere il problema dell'accesso alle Zone a traffico limitato (ZTL) e nelle strade dove sono in vigore limitazioni di accesso, ma dove è consentito l'ingresso alle persone con disabilità munite del contrassegno.
Finora l'unico modo per evitare di prendere una multa, soprattutto in presenza di sistemi automatici di rilevamento delle targhe, è quello di comunicare in anticipo al Comune interessato l'intenzione di circolare all'interno della ZTL, registrando la targa del veicolo utilizzato.
Nel Comune di residenza, la registrazione può avere una validità permanente. Ma quando ci si sposta in altri Comun c'è la necessità di registrarsi ogni volta in anticipo.
La piattaforma CUDE vuol creare una banca dati condivisa tra i Comuni, in modo che una volta che una persona con disabilità ha registrato la targa di un veicolo, questo dato sia acquisito automaticamente anche dagli altri Comuni e non siano più necessarie altre comunicazioni.
■ Come si aderisce
È sufficiente chiedere al Comune di residenza che ha rilasciato il contrassegno europeo per le persone disabili (quello che serve per poter utilizzare i parcheggi riservati) di poter accedere alla piattaforma CUDE.
La richiesta si fa compilando un modulo in cui si dovrà indicare, fra l'altro, la targa del veicolo che si intende utilizzare e che sarà l'unico autorizzato.
È anche possibile indicare la targa di un secondo veicolo, ma questa non sarà attiva e potrà essere utilizzata solo dopo essere stata “attivata” e in sostituzione della prima. La piattaforma consente, infatti, solo l'uso di una targa alla volta.
Il Comune, dopo aver inserito i dati nella piattaforma, consegnerà al richiedente un Codice Univoco alfanumerico che l'utente potrà utilizzare per accedere alla piattaforma stessa dal portale dell'automobilista e dall'app iPatente. In entrambi i casi sarà necessario anche autenticarsi con SPID o CIE.
■ Cosa si può fare sulla piattaforma CUDE
Fondamentalmente accedendo alla piattaforma il cittadino può modificare, cancellare e/o sostituire una o entrambe le targhe già presenti in piattaforma (quella attiva e quella di riserva non attiva).
Inoltre dalla piattaforma si fa la segnalazione dei casi in cui per furto o smarrimento, il Codice Univoco sia da bloccare. In seguito alla segnalazione è necessario recarsi al Comune per richiedere un nuovo Codice Univoco.
■ Non vale in tutti i Comuni
La piattaforma CUDE non funziona in tutti i Comuni, ma solo in quelli che aderiscono al progetto. La mappa aggiornata dei Comuni aderenti si trova qui.
Per tutti gli altri valgono le regole vecchie.
>> La pagina del portale dell'automobilista dedicata alla piattaforma CUDE
>> Il facsimile del modulo per la richiesta ai Comuni di adesione alla piattaforma
>> La mappa dei Comuni aderenti
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