All'età di 74 anni si è spento a causa di una malattia Dario Rigonat, padre del nostro socio Luca di Villa Vicentina.
Persona seria e concreta, Dario, assieme a tutta la sua famiglia, è sempre stato molto vicino alla UILDM, partecipando alla vita dell'associazione e sostenendo con grande generosità le nostre iniziative.
Particolarmente significativo il suo impegno sul territorio di Ruda e Villa Vicentina, dove ha coltivato una serie di relazioni che per tanti anni ci ha consentito di mantenere vivi i legami con le comunità di questo territorio.
In questo momento di dolore, tutta la UILDM si stringe accanto alla moglie Danila e ai figli Luca e Sara.
Il funerale si svolgerà sabato 9 dicembre alle ore 11.00, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria a Villa Vicentina.
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Il ricordo di Dario Rigonat di Mario Matassi, pubblicato sul Messaggero Veneto del 16 dicembre 2023.
Il temperamento indomito di Dario Rigonat
E così, anche Dario, dopo Tino, Mariangela, Giancarlo, i signori Milani, Franco, Dorino...(mi scuso se non cito tutti gli amici della Uildm, che ci hanno lasciato negli ultimi 35 anni), ha dovuto cedere il passo a una sorte avversa e irriducibile. Vengo dall'ultimo saluto a un uomo dalla rude, sofferta, forte personalità.
Dario Rigonat, friulano scolpito nel dolore (e nel coraggio, indomito, di affrontarlo, fino a ribaltare gli esiti di un cammino esistenziale, minato dal male, fisico, soprattutto, che aveva colpito il figlio Luca, fin dalla più tenera età). L'ho visto sorridere poco, in questi lunghi anni di scontro aperto con la distrofia muscolare, che ha invaso, progressivamente, il corpo di Luca (che aveva quattro anni nell'88), ma non ha piegato la sua mente, che, straordinariamente, fino a oggi, ha saputo rivelare una tempra battagliera e critica, uno slancio creativo mirabile, una lucidità ferrea, una inesausta volontà di esprimersi, il gusto di lavorare, la disponibilità al dialogo e al confronto, una cura artistica significativa, la determinazione, la caparbietà, la tensione morale.
Era l'anno scolastico 1987, quando nella scuola media di Ruda fece capolino una splendida, minuscola prof, di sostegno, che arrivava dalla lontanissima Giuggianello (Lecce), affetta da distrofia muscolare. Ebbene, ci innamorammo tutti di quella ragazzina, illuminata da un sorriso celestiale e decidemmo di sostenere la causa delle sede di Udine della Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di cui Mariangela era consigliera. Da qui, nasce il sodalizio, che ci lega, da allora Scuola e Comunità si unirono in una gara di solidarietà, che trovò mille espressioni e che, ancor oggi, si prodiga con una Marcia della Solidarietà (la prossima, il 28 gennaio '24), che vede tante persone coinvolte e generose.
Il fascino di Dario consisteva, proprio, nel presentarsi deciso, "dritto", senza infingimenti, avendo imparato la lezione della vita impervia, imprendibile, anche impietosa, fin da subito. Aveva, fin da giovanissimo, cominciato a faticare, lavorare, sobbarcarsi carichi di responsabilità rari, per sostenere la famiglia primaria e costruire la "sua", più tardi, con Danila, arricchendola, prima con
Sara,e poi, con Luca.
Ha fatto ogni sorta di lavoro (perfino, il sindaco di Villa Vicentina, dopo essere sceso nell'agone politico, come gli dettava la sua solida cultura contadina). Aveva svolto mansioni anche nella fornace di Mortesins, per potersi avvicinare a casa ed essere pronto a rientrare a Capo di Sopra, per sostenere la difficile causa di Luca, con l'amore paziente di mamma Danila, il concorso fraterno di
Sara, realizzando,un "patto" con la Uildm di Udine, che ha dotato Luca di un apparecchio, tecnologicamente avanzatissimo, in grado di trasmettere sullo schermo gli stimoli creativi.
Bisognava che Dario, con il suo impeto, le sue passioni, superasse quest'ultima, maledettissima prova per decretarne l'immortalità. Non è stato possibile dalla sorte avversa, ma rimarrà, qui con noi, perennemente.
Mandi, Dario!
Mario Matassi