Il legno storto

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di Carlo Giacobini*

HandyLex.org e il Centro per la documentazione legislativa non esisterebbero senza una iniziale felice intuizione e senza la caparbia volontà maturate alla fine degli Anni Ottanta sull’onda di una stagione molto diversa da quella attuale.

Se oggi tutto questo esiste lo dobbiamo a Tino Chiandetti, alla sua cultura e al suo rigore morale e intellettuale mai disgiunti da una concreta e profonda umanità.

Tino Chiandetti mi ha considerato per anni il suo “figlioccio” sentendosi in diritto e in dovere di consigliarmi, criticarmi, aiutarmi, proteggermi quando è stato necessario. Una stima che ho sempre temuto di deludere, tanto forte era il suo carisma. Ma era anche un orgoglio quando mi venivano riportate da terzi le sue parole di stima e di apprezzamento.

È stato il precursore di tante battaglie incentrandole non sulla “pancia”, ma sempre sull’autorevolezza dei fatti, degli approfondimenti, della sostenibilità: essere di parte con oggettività, prendere parte con la forza degli argomenti.

Sabato 19 Tino ci ha lasciati. Una malattia inclemente si è innestata subdolamente sull’amiotrofia che per quarant’anni l’ha accompagnato senza piegarlo.
L’unica consolazione è di averlo visto un’ultima volta pochi giorni prima. In quell’occasione a casa sua discuteva, pur con un’immane fatica a respirare, con i responsabili del distretto sociosanitario. Lucidamente, implacabilmente, rispettosamente ma in modo incontrovertibile, contestava le modalità di fornitura degli ausili, rilevando non la violazione del diritto di scelta: “Non è per me – che tanto sono fottuto! – quando per i ragazzini, per i giovani che devono avere davanti una vita degna di questo nome.”

Nelle due ore successive, faccia a faccia, abbiamo disquisito di politica, di diritti, di impegno civile. Di oggi e di domani. Della “sua” associazione (l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ma anche della Federazione cui tanto credeva. Energia, lucidità, determinazione fino all’ultimo.

Tino non lascia un vuoto: resta ora il suo esempio, il suo insegnamento, i suoi scritti.
Tino, il legno storto ha dato diritti frutti di giustizia.

Lo saluteremo, con i suoi tanti amici, con i molti che l’hanno stimato e conosciuto, Martedì 22 alle 15.30 presso la Chiesa Parrocchiale di San Domenico in via Massaua 2. A Udine, “ai confini dell’impero” come amava ironizzare Tino.

*Direttore responsabile HandyLex.org

Ritratto di admin_udine

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