È arrivato WheelDM n.5!

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È dedicata a una visita al museo di Aquileia la copertina del quinto numero di WheelDM che si allarga a 20 pagine! Il protagonista del nostro territorio intervistato dalla redazione è invece Giancarlo Velliscig, presidente dell’associazione Euritmica e anima del festival “Udin&jazz”.

All’interno ampio spazio è dedicato alla mostra “Un segno di noi” esposta a Pasian di Prato e che raccoglie i lavori frutto del progetto di arteterapia organizzato dalla UILDM.

Particolarmente ricca la sezione che raccoglie il racconto di esperienze vissute in prima persona: si va dalla “Notte bianca” di Udine alla tappa del Giro d’Italia, da una vacanza in Calabria alla Color run di Lignano.

Completano il sommario la recensione del film Winter, un articolo sull’inaugurazione a Osoppo dell’orto botanico “Daniele Flaugnatti” e la pagina sportiva dedicata alle attività dei Madracs Udine e dei Friul Falcons, le due squadre regionali di hockey in carrozzina.

WhelDM si può scaricare in formato PDF, richiedere in cartaceo alla UILDM di Udine o leggere sul blog www.wheeldm.org

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WheelDM è il primo prodotto concreto del laboratorio sulla comunicazione avviato alla fine del 2014 dalla UILDM di Udine.

Il nome, come spiega l’editoriale del primo numero, “deriva dal termine inglese wheel, che significa ruota, chiaro riferimento alla carrozzella, compagna inseparabile delle persone con disabilità, che si pronuncia uil, guarda caso come le prime tre lettere dell’acronimo UILDM, fortunata coincidenza che non abbiamo esitato un attimo a sfruttare per la nostra ‘creatura’, il cui nome si pronuncia appunto uildim”.

La redazione è composta da una decina di soci con disabilità che, accompagnati da due giornalisti, si sono occupati e si occuperanno di tutto: dalla scelta del nome della testata alla grafica, dalla scrittura degli articoli ai titoli, dall’impaginazione alle foto. In questo senso WheelDM, che non ha ancora una periodicità definita, non vuole essere l’organo ufficiale della sezione di Udine, ma l’espressione delle idee, degli interessi e delle capacità del gruppo che lo realizza e che è, ovviamente, aperto a nuovi ingressi.

Alla base del progetto c’è un uso intensivo delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione. C’è chi gestisce il computer con gli occhi e chi usa i comandi vocali, chi lavora con una tastiera virtuale sullo schermo e chi usa il mouse tradizionale. I materiali viaggiano via email e vengono salvati e scambiati sulla rete, i commenti e le proposte si fanno all’interno di un forum di gruppo. Le riunioni di redazione si aprono sempre con il caratteristico squillo di Skype che annuncia l’avvio di una videochiamata di gruppo, che consente di far partecipare anche chi, per le sue condizioni di salute, fa più fatica a muoversi da casa e a prendere parte ad altre attività. È questo, del resto, uno degli obiettivi principali dell’iniziativa.

Ritratto di admin_udine2

admin_udine2