Pensioni Invalidi civili: l’INPS cambia le regole e gli importi

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Comincia male il 2013 per gli invalidi civili. Il 28 dicembre, infatti, la Direzione centrale delle prestazioni dell’Inps ha reso noti con una circolare (la n. 149 del 28 dicembre 2012 – Allegato n.2) gli importi e i limiti di reddito relativi alle provvidenze economiche a favore degli invalidi civili, dei ciechi civili e dei sordomuti per l’anno 2013.

Oltre al consueto aggiornamento di qualche euro di assegni e pensioni, però, l’INPS ha anche introdotto una novità rilevante e molto negativa che riguarda i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità.

Fino al 2012 il limite di reddito considerato per poter fruire della pensione era solo quello della persona con disabilità. Dal gennaio 2013, invece, l’INPS terrà conto anche del reddito dell’eventuale coniuge.

A rendere nota tempestivamente  la notizia è stato Carlo Giacobini, direttore responsabile di Handylex.org, che ha così commentato la novità:

“Questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 (Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) già commentata a suo tempo con preoccupazione da HandyLex.org (vedi commento)

La conseguenza immediata è che gli invalidi totali, titolari assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, perderanno il diritto alla pensione (275,87 euro al mese).

Da rilevare che, al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale (elemento di disparità di trattamento).

Per le indennità di accompagnamento e di comunicazione continua a non essere previsto alcun limite reddituale.

Superfluo sottolineare che contro la decisione amministrativa di INPS si prospettano opportune azioni legali”.

Contro la decisione dell’INPS, inaccettabile sia nel merito sia nel metodo, stanno prendendo posizione a livello nazionale diverse associazioni del mondo della disabilità, tra le quali anche la UILDM.

Su proposta della UILDM di Udine, inoltre, il Comitato provinciale di coordinamento delle associazioni delle persone disabili di Udine ha reso pubblico un comunicato nel quale si definisce “gravissima e inaccettabile” la decisione dell’INPS e rivolge un appello ai politici regionali affinché si adoperino in tutte le sedi per ottenere la revoca di questo provvedimento.

>> Il Comunicato del Comitato provinciale di coordinamento delle associazioni delle persone disabili di Udine

>> Il comunicato di Handylex

>> Il comunicato della FISH

>> Inps, invalidità al 100% anche il reddito del coniuge nel conteggio per la pensione
___La Repubblica 11.01.2013 – L’INPS spiega che il problema è politico

Ritratto di admin_udine

admin_udine