È arrivato WheelDM n.16

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WheelDM n.16

 

In questo numero l'ospite speciale di WheelDM è Guido Candolini, che ci porta a respirare virtualmente l'aria delle cime più belle, all'insegna del rispetto per l'ambiente e della solidarietà. Mentre a centro pagina, da staccare, c'è il bellissimo calendario di Luca Rigonat.

Nelle altre pagine, un timido pesciolino nato dal gruppo di arteterapia ci aiuta ad esorcizzare le paure legate all'epidemia di Covid - 19.

Elia e Moreno ci fanno evadere dalla clausura di questi mesi portandoci alla scoperta dei laghi del Friuli e del centro rapaci "Parco Acrobati del sole" di Cividale, mentre Patrick e Michele sono i protagonisti dell'intervista doppia. Maurizia ci ricorda il poeta Pierluigi Cappello e l'angolo dell'emoticon ci fa sorridere un po'.

Completano il sommario il punto sulle squadre friulane di hockey in carrozzina, in sosta forzata, la recensione del film “Io sono leggenda”, un articolo musicale sui Doors, uno sulla "Medusa" di Caravaggio e un ricordo di Bartali. 

WhelDM si può scaricare in formato PDF, richiedere in cartaceo alla UILDM di Udine o leggere sul blog www.wheeldm.org

Qui, invece, si possono leggere tutti i numeri già usciti.

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IL PROGETTO

WheelDM è il primo prodotto concreto del laboratorio sulla comunicazione avviato alla fine del 2014 dalla UILDM di Udine.

Il nome, come spiega l’editoriale  del primo numero, “deriva dal termine inglese wheel, che significa ruota, chiaro riferimento alla carrozzella, compagna inseparabile delle persone con disabilità, che si pronuncia uil, guarda caso come le prime tre lettere dell’acronimo UILDM, fortunata coincidenza che non abbiamo esitato un attimo a sfruttare per la nostra ‘creatura’, il cui nome si pronuncia appunto uildim”.

La redazione è composta da una decina di soci con disabilità che, accompagnati da due giornalisti, si sono occupati e si occuperanno di tutto: dalla scelta del nome della testata alla grafica, dalla scrittura degli articoli ai titoli, dall’impaginazione alle foto. In questo senso WheelDM, che non ha ancora una periodicità definita, non vuole essere l’organo ufficiale della sezione di Udine, ma l’espressione delle idee, degli interessi e delle capacità del gruppo che lo realizza e che è, ovviamente, aperto a nuovi ingressi.

Alla base del progetto c’è un uso intensivo delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione. C’è chi gestisce il computer con gli occhi e chi usa i comandi vocali, chi lavora con una tastiera virtuale sullo schermo e chi usa il mouse tradizionale. I materiali viaggiano via email e vengono salvati e scambiati sulla rete, i commenti e le proposte si fanno all’interno di un forum di gruppo. Le riunioni di redazione si aprono sempre con il caratteristico squillo di Skype che annuncia l’avvio di una videochiamata di gruppo, che consente di far partecipare anche chi, per le sue condizioni di salute, fa più fatica a muoversi da casa e a prendere parte ad altre attività. È questo, del resto, uno degli obiettivi principali dell’iniziativa.

 

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Ritratto di admin_udine

admin_udine