Riccardo, Giacomo e la mascotte di Fieracavalli a Verona sono i protagonisti della copertina del nuovo numero di WheelDM in cui raccontano la loro “Gita a sorpresa”
L’intervista del numero, invece, è dedicata a Giannola Nonino, la “regina della grappa” e una delle imprenditrici italiane più conosciute nel mondo.
Particolarmente ricca, come sempre, la sezione che raccoglie il racconto di esperienze vissute in prima persona: si va da un articolo a più voci sull’uso della ventilazione assistita, a una gita a Lazise, a un incontro “a tu per tu” con l’Udinese.
Completano il sommario la nuova rubrica “L’intervista doppia”, in cui Luca ed Herrman si presentano, la recensione del film “Lezioni di felicità”, un articolo su due iniziative che hanno coinvolto la UILDM ad Osoppo e la pagina sportiva dedicata alle due squadre regionali di hockey in carrozzina: i Friul Falcons e i Madracs Udine, neopromossi in serie A1.
WhelDM si può scaricare in formato PDF, richiedere in cartaceo alla UILDM di Udine o leggere sul blog www.wheeldm.org
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WheelDM è il primo prodotto concreto del laboratorio sulla comunicazione avviato alla fine del 2014 dalla UILDM di Udine.
Il nome, come spiega l’editoriale del primo numero, “deriva dal termine inglese wheel, che significa ruota, chiaro riferimento alla carrozzella, compagna inseparabile delle persone con disabilità, che si pronuncia uil, guarda caso come le prime tre lettere dell’acronimo UILDM, fortunata coincidenza che non abbiamo esitato un attimo a sfruttare per la nostra ‘creatura’, il cui nome si pronuncia appunto uildim”.
La redazione è composta da una decina di soci con disabilità che, accompagnati da due giornalisti, si sono occupati e si occuperanno di tutto: dalla scelta del nome della testata alla grafica, dalla scrittura degli articoli ai titoli, dall’impaginazione alle foto. In questo senso WheelDM, che non ha ancora una periodicità definita, non vuole essere l’organo ufficiale della sezione di Udine, ma l’espressione delle idee, degli interessi e delle capacità del gruppo che lo realizza e che è, ovviamente, aperto a nuovi ingressi.
Alla base del progetto c’è un uso intensivo delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione. C’è chi gestisce il computer con gli occhi e chi usa i comandi vocali, chi lavora con una tastiera virtuale sullo schermo e chi usa il mouse tradizionale. I materiali viaggiano via email e vengono salvati e scambiati sulla rete, i commenti e le proposte si fanno all’interno di un forum di gruppo. Le riunioni di redazione si aprono sempre con il caratteristico squillo di Skype che annuncia l’avvio di una videochiamata di gruppo, che consente di far partecipare anche chi, per le sue condizioni di salute, fa più fatica a muoversi da casa e a prendere parte ad altre attività. È questo, del resto, uno degli obiettivi principali dell’iniziativa.