Bilancio positivo per il progetto “La salute in casa”

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Fisioterapia domiciliare, supporto psicologico, incontri di formazione per familiari e caregiver, assistenza e orientamento nei percorsi sanitari. Sono questi gli ingredienti del progetto biennale “La salute in casa” realizzato dall’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Udine con il sostegno della Fondazione Friuli oltre che della UILDM nazionale.

“Si tratta di un’iniziativa – spiega la presidente dell’associazione di volontariato friulana, Daniela Campigotto – che ha coinvolto oltre una trentina di nuclei familiari in cui è presente almeno una persona con gravi disabilità affetta da malattie neuromuscolari che limitano non solo la mobilità, ma, in diversi casi, anche la respirazione e la nutrizione”.

Il progetto, avviato due anni fa e che si è appena concluso, ha consentito, tra l’altro, di assicurare più di 300 ore di fisioterapia domiciliare, oltre una ventina di interventi di sostegno psicologico e una settantina di incontri di monitoraggio e orientamento medico sanitario.

“Per una realtà come la nostra – commenta Campigotto – si tratta di numeri importanti che ci spingono a proseguire in questa direzione. Senza sostituirci alle strutture pubbliche che hanno il compito di rispondere ai bisogni del territorio, ma dialogando con loro, siamo riusciti a dare un aiuto concreto alle famiglie. Di questo dobbiamo ringraziare i medici e gli altri operatori sanitari che a vario titolo hanno collaborato con noi, la UILDM nazionale e tutte le realtà del territorio che ci hanno sostenuto, a partire dalla Fondazione Friuli, che anche in questa occasione ha confermato il suo ruolo a fianco delle fasce più deboli della nostra società”.

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admin_udine