REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA – BILANCIO DI PREVISIONE 2013
ANALISI DEI PRINCIPALI INTERVENTI PER LA DISABILITÀ
■ IL CONTESTO
Per quanto riguarda il settore socio-sanitario il Bilancio di previsione 2013 della Regione Friuli Venezia Giulia disegna un quadro generale di riduzione delle risorse disponibili, anche a causa di alcuni drastici tagli dei fondi statali che la Regione può compensare solo in parte.
La sanità risparmia
Per la gestione del sistema sanitario pubblico (2 miliardi e 282 milioni) si prevede di spendere 115 milioni di euro in meno, con un taglio ancora più deciso se si guarda alla sola spesa corrente (- 167 milioni).
Meno risorse per il sociale
Netta anche la riduzione di risorse destinate alla Protezione sociale: 43 milioni in meno rispetto al 2012, ben 64 rispetto al budget 2011, per una spesa totale di 377,7 milioni.
I risparmi maggiori vengono dalle voci Maternità e infanzia (-15,4 milioni) e Casa ed edilizia residenziale (-14,3 milioni), ma i tagli colpiscono in modo significativo anche il Sistema dei servizi sociali che avrà quasi 10 milioni di euro in meno (2 di spesa corrente e circa 8 di minori investimenti).
Il Fondo sociale che finanzia i servizi socio-assistenziali gestiti dai Comuni, in particolare, vede praticamente azzerarsi i finanziamenti statali (ridotti a 238.000 euro, contro i 2,8 del 2012 e i 7 milioni del 2011).
Una riduzione che la Regione riesce a compensare solo in parte, incrementando di 881mila euro la sua dotazione (che arriva a oltre 71 milioni).
In una fase di richieste crescenti, mancano dunque all’appello 1,6 milioni sul 2012 e ben 6 rispetto al 2011.
■ INTERVENTI PER LA DISABILITÀ
Fap: un incremento da confermare
Il Fondo per l’Autonomia Possibile e l’assistenza a lungo termine è il principale strumento con cui la Regione sostiene l’assistenza a domicilio e l’autonomia delle persone con disabilità. Attraverso il Fap passano i contributi per il Caf (il Contributo per l’assistenza familiare, che va incontro ai costi sostenuti dalle famiglie per l’assunzione di assistenti personali, le cosiddette “badanti”), l’Apa (l’Assegno per l’autonomia) e il Sostegno alla vita indipendente.
Nel Bilancio di previsione 2013 il Fap risulta finanziato con 34.050.000 di euro, vale a dire 800.000 euro in più rispetto al Bilancio di previsione 2012. Tuttavia si tratta di un incremento apparente, poichè lo scorso anno, a luglio, in sede di assestamento del bilancio, la Regione stanziò 2 milioni di euro in più. Per raggiungere lo stesso livello di spesa del 2012, dunque, sarà necessario reperire nel corso dell’anno almeno ancora 1.200.000 euro (si tratta dello stesso importo che l’anno scorso era coperto da fondi dello Stato, che quest’anno sono stati azzerati, lasciando l’onere di sostenere questi interventi interamente sulle spalle della Regione).
Stabili le altre voci per l’assistenza domiciliare
Il Fondo per l’assistenza a domicilio dei gravissimi (3,5 milioni di euro) e i fondi destinati alle Province per progetti sperimentali a sostegno della domiciliarità (600.000 euro) confermano gli stanziamenti del 2012. Il Fondo gravissimi, finalizzato al sostegno a domicilio di persone in situazioni di bisogno assistenziale a elevatissima intensità e nato 2009, dal 2011 è assestato su questo livello di finanziamento.
Barriere in chiaro scuro
Alla fine del 2012 la Regione ha approvato il nuovo regolamento relativo alla L.R. 41/96 che disciplina la concessione di contributi per il superamento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private, che dal 2013 non saranno più concessi sulla base della legge nazionale n.13 del 1989.
Dal punto di vista dello stanziamento di bilancio il risultato è positivo, poichè segna un raddoppio dei fondi disponibili che passano da 600.000 euro a 1.130.000.
L’effetto di questo incremento è tuttavia controbilanciato dall’azzeramento dei fondi destinati a finanziare le spese per l’installazione di ascensori nei condomini privati (L.R. 17/2008) che nel bilancio di previsione 2012 ammontavano a 500.000 euro, poi incrementati nel corso dell’anno di altri 500.000.
Si tratta di una cancellazione importante dal momento che questa normativa, a differenza del regolamento della L.13/89 e della L.R. 41/96, consente di chiedere fondi per adeguare anche stabili in cui non risiedano al momento persone disabili (pur assegnando un punteggio più alto in graduatoria alle domande che riguardano edifici dove vivano persone con problemi di mobilità).
A rendere più significativo l’azzeramento dei fondi è anche il fatto che il nuovo regolamento della L.R. 41/96, come faceva quello relativo L.13/89, consente sì di chiedere contributi anche per l’installazione di ascensori, ma non finanzia una percentuale di tutta la spesa sostenuta dal condominio, ma solo una quota di quella effettivamente a carico della sola persona con disabilità. L’impatto di questa novità sulle assemblee condominiali è facilmente prevedibile.
Meno soldi per le auto adattate
Scendono, anche se di poco, i contributi per l’acquisto e l’adattamento di auto private per il trasporto di persone con disabilità motorie. Nel 2012 i fondi ammontavano a 250.000 euro, quest’anno a 230.000. Si resta lontani dai livelli del 2011 quando furono stanziati 400.000 euro. Al 31 dicembre 2012 risultavano giacenti ancora 7 domande in attesa di finanziamento.
Restano invece stabili, 500.000 euro, i fondi per le sovvenzioni a enti, associazioni e privati che gestiscono servizi di trasporto per le persone con disabilità
Lavoro: il piatto piange
La Regione nel 2013 avrà più risorse da investire nell’integrazione lavorativa delle persone disabili: circa 1 milione e 600mila euro (150.000 in più rispetto al 2012).
Contemporaneamente però diminuiscono i fondi girati alle Province per gestire il Fondo per l’occupazione delle persone disabili dalla stessa Regione (344mila euro, 16mila in meno) e, soprattutto, dallo Stato (circa 611mila, 263mila in meno).
Il risultato complessivo è che mancano all’appello 129mila euro di finanziamenti alle politiche di sostegno all’occupazione delle persone con disabilità.
a cura di Luca Pantaleoni – 11 gennaio 2013
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