Inaugurata a Udine “Casa UILDM”

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Sabato 8 giugno è stata inaugurata a Udine “Casa UILDM”.  Si tratta di un nuovo spazio di incontro e aggregazione che l’associazione di volontariato udinese ha voluto realizzare all’interno di un locale arredato in modo semplice, ma originale e accogliente, che si trova in via Mantova 108, in una palazzina adiacente al Parco “Ardito Desio”.

Il progetto, come ha spiegato durante la cerimonia di inaugurazione la presidente della UILDM di Udine, Daniela Campigotto, è quello di creare un luogo destinato ad ospitare una serie di iniziative rivolte ai soci, a fare da sede alla squadra di hockey in carrozzina dei “Madracs” e ad offrire occasioni di incontro a bambini e ragazzi con patologie neuromuscolari, coinvolgendoli in un percorso di crescita che li porti a diventare essi stessi promotori di nuove attività.

Alla festa organizzata negli spazi coperti del parco “Ardito Desio”, malgrado il tempo inclemente, hanno preso parte un centinaio di persone, tra le quali un buon numero di soci con disabilità e diversi rappresentanti delle istituzioni locali: l’assessore regionale alla Pianificazione territoriale e ai Lavori Pubblici, Mariagrazia Santoro; l’assessore alla Cooperazione sociale e al Volontariato della Provincia di Udine, Barbara Zilli; l’assessore alla Salute ed Equità sociale del Comune di Udine, Simona Liguori; l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Tavagnacco, Moreno Lirutti.

Nel suo intervento la presidente Campigotto ha sottolineato come la nascita di “Casa UILDM” sia il punto di arrivo di un lungo percorso, ringraziando in primo luogo i presidenti  e i componenti dei consigli direttivi e che si sono succeduti in oltre 40 anni di storia dell’associazione friulana, e, in modo particolare, i consiglieri Gabriele Indovina e la consigliera Donata Gregoris, vera “anima” del progetto  di cui ha fortemente voluto la realizzazione.

Ed è stata proprio Gregoris, dopo aver presentato alle famiglie l’educatrice Lucia Carrano, che seguirà alcune delle attività in programma, a consegnare un piccolo dono simbolico ai volontari che si sono più impegnati nell’allestimento di “Casa UILDM” (l’arredatrice Claudia Della Bianca, Ivaldo Minigutti, Sereno De Cecco, Stefano Torcutti) e a una serie di realtà che sono da tempo vicine alla UILDM di Udine e ne sostengono in vario modo l’attività: il gruppo della Marcia della solidarietà e della Festa di primavera di Ruda; il gruppo della “Festa della mamma” di Morsano di Strada; il gruppo degli amici di Lauzacco; il Comitato Sport, cultura e solidarietà; la Consulta delle associazioni di Martignacco.

La cerimonia è stata anche l’occasione per richiamare l’attenzione su alcune tematiche che stanno particolarmente a cuore alla Onlus udinese: il nuovo Regolamento di gestione del Fondo per l’autonomia possibile (che disciplina l’erogazione di varie forme di contributi per l’assistenza domiciliare, tra cui il sostegno alla vita indipendente) che la Regione intende varare e rispetto al quale vi sono diversi elementi di preoccupazione; la necessità di assicurare stabilità e prospettive di crescita al Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche; la necessità di creare anche in Friuli Venezia Giulia un centro di riferimento per le malattie neuromuscolari, come previsto dall’Accordo Stato – Regioni del maggio 2011.

Dal canto loro le autorità presenti hanno espresso apprezzamento per il progetto realizzato dalla UILDM e, più in generale, per l’attività svolta dall’associazione, ribadendo l’attenzione per le problematiche sollevate e la disponibilità a collaborare nei diversi settori di loro competenza.

Dopo la benedizione, impartita da don Giuseppe Faccin, parroco del vicino quartiere dei Rizzi, l’onore del taglio del nastro è toccato a due giovani soci e atleti dei “Madracs”, Giorgia Burtone ed Elia Filippin, che, assieme ad altri loro coetanei hanno subito “preso possesso” del nuovo spazio.

“Oggi siamo qui in tanti per un’occasione di festa – ha concluso la presidente Campigotto – , ma sappiamo che ci sono molti nostri soci che non sono presenti e che forse non potranno mai vedere questa struttura, perché le loro condizioni di salute non glielo consentiranno. Non possiamo dimenticarci di loro. “Casa UILDM” è anche la loro casa e sarebbe bello che dalle attività che si faranno qui uscissero idee e progetti capaci di raggiungerli e coinvolgerli, non lasciando che si sentano soli”.

Le foto sono di Luca Casonetto

 

Ritratto di admin_udine

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