ISEE: importanti indicazioni dalla Regione Friuli Venezia Giulia

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Il 18 febbraio 2015 la Direzione centrale Salute e Integrazione sociosanitaria della Regione Friuli Venezia Giulia ha inviato agli Enti gestori dei servizi sociali comunali, alle Aziende per l’assistenza sanitaria e agli Enti gestori dei servizi per le persone disabili una circolare con una serie di indicazioni relative all’applicazione del nuovo ISEE in materia di politiche sociali, integrazione sociosanitaria e della famiglia.

Le indicazioni, che sono relative solo agli interventi di competenza della Direzione regionale citata e non a quelli delle altre Direzioni regionali, forniscono importanti informazioni sia per la compilazione della DSU (la Dichiarazione sostitutiva unica che è il primo passo per avere l’ISEE) sia per capire quale tipo di ISEE bisogna presentare in funzione di ogni specifica domanda di contributo.

Qui è possibile scaricare il documento nella versione integrale, di seguito vi proponiamo una sintesi dei suoi principali contenuti, con l’avvertenza, riportata nel documento, che “alcuni punti appaiono al momento, in assenza di indicazioni specifiche rilasciate dai competenti organi statali, ancora di incerta interpretazione e che potrebbero essere rivisti in futuro alla luce di eventuali nuove interpretazioni che dovessero essere fornite a livello statale”.

1. QUALE ISEE DI DEVE PRESENTARE?

Con la nuova normativa ci sono diversi tipi di ISEE che vengono presentati a seconda del tipo di contributo o beneficio che si richiede.

ISEE ordinario

 • Fondo di solidarietà regionale (D.P.Reg. 38/2009)

Carta famiglia (D.P.Reg. 347/2007)

Contributi a sostegno del genitore affidatario nei casi di mancata corresponsione da parte del genitore obbligato delle somme destinate al mantenimento del minore (D.P.Reg.306/2009)

Contributi a sostegno delle famiglie per adozioni e affidamento familiare (D.P.Reg. 181/2012)

ISEE minorenni (art.7 del D.P.C.M. 159/2013)

Abbattimento rette asili nido (D.P.Reg. 284/2011)

ISEE sociosanitario (art. 6 D.P.C.M. 159/2013)*

Tutti gli interventi del Fondo per l’autonomia possibile e per l’assistenza a lungo termine (FAP) (D.P.Reg. 35/2007), che comprendono, tra l’altro: APA (assegno per l’autonomia), CAF (Contributo per l’assistente familiare) e SVI (Sostegno alla vita indipendente).

Fondo finalizzato al sostegno a domicilio di persone in situazioni di bisogno assistenziale a elevatissima intensità, cosiddetto Fondo gravissimi (D.P.Reg. 247/2009)

Interventi a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (Fondo SLA) (D.P.Reg.201/2012)

Contributi a favore di disabili per l’acquisto e l’adattamento di autoveicoli per il trasporto personale e per il conseguimento dell’abilitazione alla guida (D.P.Reg. 360/2005)

Contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche (D.P.Reg. 217/2012)

Contributi per l’abbattimento della retta dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti.

 

Su Handylex si può leggere una sintesi chiara delle differenze dei diversi ISEE. Qui possiamo ricordare in estrema sintesi come funziona l’ISEE sociosanitario richiesto per molti beneifci assistenziali.

1) se il beneficiario è maggiorenne il nucleo familiare preso a riferimento, è oltre che il beneficiario, il coniuge, i figli minori di anni 18, nonché i figli maggiorenni. Se questi familiari non sono presenti nel nucleo, ovviamente non vengono computati, come non vengono computati altri familiari che non siano il coniuge o i figli.

2) se il beneficiario invece è minorenne per l’individuazione della composizione del nucleo familiare ci si riferisce ai genitori anche se non conviventi (e quindi ai loro redditi e patrimoni).

 

2. COSA VA DICHIARATO NELLA DSU?  ATTENZIONE !! I CONTENUTI DI QUESTO CAPITOLO SONO STATI SUPERATI con la Legge 26 maggio 2016, n. 89. Per le nuove regole ora in vigore leggete questo articolo!!

Il nuovo ISEE prevede che, oltre ai redditi soggetti a IRPEF, vengano dichiarati anche tutti gli altri redditi percepiti. Tra questi ci sono anche una serie di trattamenti assistenziali e previdenziali ricevuti dalle amministrazioni pubbliche. Quali vadano inseriti nella DSU e quali no, tuttavia, non è sempre chiaro.

La Direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria del Friuli Venezia Giulia fa un po’ di chiarezza rispetto agli interventi di sua competenza, seguendo, in sostanza, un criterio generale (ricavato dalle istruzioni per la compilazione della DSU): se i contributi sono soggetti a rendicontazione o comunque erogati a titolo di rimborso spese documentate NON vanno dichiarati, se non c’è la rendicontazione vanno dichiarati. Nel caso in cui un contributo venga rendicontato solo in parte, va dichiarata solo la quota non rendicontata.

 

Si devono dichiarare

Fondo di solidarietà regionale (D.P.Reg. 38/2009)

Assegni una tantum correlati alle nascite e alle adozioni di minori (“Bonus bebè”) (D.P.Reg. 149/2009)

Contributi a sostegno del genitore affidatario nei casi di mancata corresponsione da parte del genitore obbligato delle somme destinate al mantenimento del minore (D.P.Reg.306/2009)

Fondo finalizzato al sostegno a domicilio di persone in situazioni di bisogno assistenziale a elevatissima intensità, cosiddetto Fondo gravissimi (D.P.Reg. 247/2009)

Interventi a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (Fondo SLA) (D.P.Reg.201/2012)

 

NON si devono dichiarare

Carta famiglia / Il Bonus energia elettrica (D.P.Reg. 347/2007)

Abbattimento rette asili nido (D.P.Reg. 284/2011)

Contributi a sostegno delle famiglie per adozioni e affidamento familiare (D.P.Reg. 181/2012)

Contributi a favore di disabili per l’acquisto e l’adattamento di autoveicoli per il trasporto personale e per il conseguimento dell’abilitazione alla guida (D.P.Reg. 360/2005)

Contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche (D.P.Reg. 217/2012)

Contributi per l’abbattimento della retta dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti.

 

Cosa si deve dichiarare del FAP

La situazione relativa al FAP è particolare in quanto dal 1° aprile 2015 entra in vigore un nuovo regolamento regionale, a seconda dell’anno del contributo cambiano i criteri.

 APA (Assegno per l’autonomia)

» Regolamento vigente fino al 30 marzo 2015 (in pratica i contributi concessi nel 2013 e 2014), il contributo non si rendiconta, VA DICHIARATO integralmente

» Dal 1° aprile 2015, il contributo va rendicontato per almeno il 50%, VA DICHIARATA SOLO LA PARTE NON RENDICONTATA

  CAF (Contributo per l’assistente familiare)

» Il contributo viene rendicontato completamente sia nel vecchio che nel nuovo regolamento: NON VA DICHIARATO

SVI (Sostegno alla vita indipendente)

» Regolamento vigente fino al 30 marzo 2015 (in pratica i contributi concessi nel 2013 e 2014), il contributo va totalmente rendicontato, NON VA DICHIARATO

» Dal 1° aprile 2015, il contributo va rendicontato per almeno il 75%, VA DICHIARATA SOLO LA PARTE NON RENDICONTATA

Interventi per persone con problemi di salute mentale

 Il contributo non viene rendicontato né nel vecchio né nel nuovo regolamento, VA DICHIARATO

 

Da valutare caso per caso

Contributi in favore dei soggetti mutilati e invalidi del lavoro e audiolesi.

Generalmente sono prestazioni erogate senza obbligo di rendicontazione delle spese, quindi vanno indicate, tranne nel caso in cui i contributi siano a fronte di spese rendicontate (es. soggiorni climatici).

Carta Famiglia / Altri benefici erogati direttamente dai Comuni

Dipende dal tipo di intervento: “se si tratta di rimborsi di utenze oppure di esenzioni e/o agevolazioni per il pagamento di tributi vale il discorso fatto per l’energia elettrica” (cioè non si devono dicharare), altrimenti bisogna valutare caso per caso.

 

3. IL PERIODO DI VALIDITÀ DELL’ISEE

L’ISEE non ha più una validità di 12 mesi, ma vale dalla presentazione della DSU fino al 15 gennaio dell’anno successivo.

Tuttavia, “le prestazioni erogate sulla base di una DSU in corso di validità possono essere erogate fino alla scadenza della prestazione stessa, qualora prevista”.

Se invece i regolamenti o gli altri atti che disciplinano la prestazione ne condizionano il mantenimento alla presenza di un ISEE in corso di validità, la prestazione cessa con la scadenza della DSU”.

Per questo, la Direzione regionale annuncia che “saranno valutate le opportune modifiche da apportare ai regolamenti regionali nell’ottica di svincolarle, per quanto possibile, dalla validità della DSU”.

 

4. CARTA FAMIGLIA E BONUS ELETTRICITÀ

Le Carte famiglia in corso di validità restano tali fino alla loro naturale scadenza e quindi i titolari potranno accedere al beneficio energia elettrica di prossima attivazione senza dover presentare una nuova DSU.

 

5. ABBATTIMENTO DELLA RETTA DEI SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (LR 10/1997)

Dal 1° gennaio 2015 per tutti i nuovi accoglimenti nei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e non autosufficienti convenzionati per l’abbattimento della retta, deve essere utilizzato esclusivamente l’ISEE calcolato secondo le nuove modalità.

I soggetti accolti nei servizi che già beneficiano della misura continuano a percepire il contributo sulla base della valutazione economica effettuata al momento dell’accoglimento.

 

Per approfondire
La sentenza del TAR del Lazio sul nuovo ISEE

Il dossier sull’ISEE e le persone con disabilità pubblicato da Carlo Giacobini sul sito Handylex.org

La circolare INPS n.171 del 18 dicembre 2014

Il portale dell’INPS dedicato al nuovo ISEE

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