Sono ancora troppi gli ostacoli che ogni giorno anche in Friuli condizionano la mobilità e la vita delle persone con disabilità. Basti pensare che a Udine appena il 12 per cento dei medici di famiglia ha lo studio accessibile a una persona in carrozzina.
Lo hanno ricordato oggi i rappresentanti dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm) Onlus nel corso dell’inaugurazione della mostra fotografica “Questa è la mia città – quarant’anni di lotta alle barriere architettoniche” che, grazie alla disponibilità dell’Azienda sanitaria n.4 “Medio Friuli”, resterà esposta per un mese, fino al 10 marzo nel corridoio principale dell’Istituto di medicina fisica e riabilitazione “Gervasutta”, in via Gervasutta 48 nel capoluogo friulano.
La mostra ripropone in un nuovo originale allestimento gli scatti del fotografo Matteo Lavazza Seranto che erano già stati al centro di un’analoga iniziativa alla Galleria “Modotti” nel novembre 2011.
“Per un’associazione di volontariato come la nostra – ha spiegato la presidente della Uildm di Udine, Daniela Campigotto -, si tratta di un’occasione importante per richiamare l’attenzione sui problemi delle persone con disabilità e delle loro famiglie alle prese, per di più, con i tagli all’assistenza e alla sanità e con proposte normative che mirano a considerare come redditi da calcolare nel definire l’Isee anche i pochi benefici economici che ci vengono riconosciuti, come la pensione di invalidità, ferma alla vergognosa cifra di 275 euro al mese”.
A rappresentare l’Ass n.4 sono stati il dottor Agostino Zampa, direttore del Dipartimento di Medicina riabilitativa del “Gervasutta”, e il dottor Federico Farneti, dirigente della direzione sanitaria dell’istituto.
“Abbiamo accolto con favore la proposta della Uildm – ha commentato Farneti – perchè riteniamo che un istituto di riabilitazione come il nostro rappresenti la sede più appropriata per una mostra come questa che potrà essere vista da un pubblico particolarmente sensibile a questi temi. Ci è sembrato giusto dare un contributo per favorire un cambiamento culturale rispetto un problema che deve coinvolgerci tutti”.
Un’offerta di collaborazione subito raccolta dal consigliere dell’associazione che si occupa delle malattie neuromuscolari, Innocentino Chiandetti, che ha auspicato di avere il “Gervasutta” al fianco della Uildm nella battaglia per chiedere alla Regione un provvedimento che imponga ai nuovi studi medici di essere accessibili a tutti.
La mostra si può visitare tutti i giorni con orario continuato nei normali orari di apertura degli ambulatori e dei reparti di degenza Indicativamente delle ore 8.00 alle ore 19.30)