Il direttore centrale della Direzione Salute, Politiche Sociali e Disabilità della Regione Friuli Venezia Giulia, Gianna Zamaro, ha scritto alla fine di gennaio ai responsabili di tutte le strutture sanitarie regionali e alle associazioni di categoria della farmacie per chiedere una particolare attenzione nei confronti delle persone con disabilità che hanno la necessità di effettuare un tampone per il Covid-19.
"Per quanto possibile" e consentito "dall’elevato impegno delle risorse umane e strumentali nella gestione del picco epidemico", si chiede in particolare:
- alle Farmacie aderenti al Protocollo nazionale per l’effettuazione dei test rapidi antigenici rapidi di riservare alcuni spazi prioritari nell’ambito della loro programmazione dei tamponi per le persone con disabilità, al fine di agevolare, in caso di negatività dei test, eventuale loro rientro a scuola/attività comunitarie e l’accorciamento dei tempi di “isolamento domiciliare”;
- alle strutture sanitarie pubbliche di organizzare, se non già presenti, alcuni spazi prioritari nell’ambito della loro programmazione dei tamponi per le persone con disabilità, al fine di agevolare, in caso di negatività dei test, eventuale loro rientro a scuola/attività comunitarie e l’accorciamento dei tempi di “isolamento domiciliare”, o di pubblicizzare, laddove già presenti, i percorsi dedicati alle Associazioni che rappresentano tali cittadini, in modo da sfruttare al meglio quanto già offerto loro;
- ai Dipartimenti di Prevenzione di rendere disponibili, nei loro punti prelievo o mediante apposito percorso con altre strutture aziendali, i tamponi salivari molecolari per le persone disabili a cui l’effettuazione del test rinofaringeo potrebbe provocare agitazione o altre manifestazioni di intolleranza grave.
La comunicazione della Direzione Salute è stata resa nota dalla Consulta regionale delle associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie del FVG.
