La creatività del gruppo di arteterapia della UILDM trova sempre strade nuove per trasmettere pensieri ed emozioni. Lo si è visto nella mostra "Un segno di noi" inaugurata sabato 27 aprile nella Palacine di Pozzuolo del Friuli con un piccolo evento che "ha lasciato il segno" nel numeroso pubblico presente.
Protagonisti del pomeriggio sono stati gli autori delle opere esposte che con le loro testimonianze hanno raccontato il percorso che stanno compiendo e il significato che per ognuno di loro ha la ricerca di una propria forma espressiva attraverso le immagini e l'arte. Ad accompagnarli in questo cammino è l'artetrapeuta Linda Cudicio che ha proposto i contenuti del progetto che da ormai quattro anni sta portando avanti con la UILDM di Udine.
Dal canto suo la presidente dell'associazione, Daniela Campigotto, ha ringraziato quanti hanno reso possibile la realizzazione della mostra, a partire dall'amministrazione comunale di Pozzuolo, rappresentata in particolare dall'assessore all'Istruzione e ai Servizi scolastici Greta Rodaro, che ha portato il suo saluto, da Raffaella Ferrari, critico d'arte e organizzatrice di eventi, che per prima ha avuto l'idea di portare "Un segno di noi" alla Palacine e non ha mai fatto mancare il suo supporto, dall'associazione culturale "Aghe di Poç", che ha dato un contributo importante all'allestimento della mostra.
Un ulteriore ringraziamento è andato anche alla dirigente dell'Istituto comprensivo e alle insegnanti della scuola primaria "XXX Ottobre" e della scuola secondaria di primo grado "Marconi" che nei mesi precedenti hanno partecipato a due diversi progetti didattici della UILDM che hanno coinvolto le classi quarte delle elementari e le classi prime delle medie. I lavori frutto di questa attività hanno arricchito l'esposizione della mostra.
In entrambe le proposte didattiche un momento centrale è stato rappresentato dal dialogo e dal confronto diretto degli alunni con persone con disabilità che, come sempre, è stato un'importante occasione di conoscenza e arricchimento reciproco, che ha cancellato ogni barriera e ogni pregiudizio.
La mostra è rimasta aperta fino al 5 maggio, ospitando anche le visite guidate degli alunni della scuola primaria e della scuola media.